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La storia di AMB

Elettricità

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1890-1892

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Il 20 luglio 1890 l’Assemblea Comunale approva il progetto per l’illuminazione privata e accorda un credito di 128'000 franchi per la costruzione dell’impianto idroelettrico di Gorduno e dell’impianto di illuminazione cittadina. Fu una decisione saggia e coraggiosa per un piccolo borgo di 5'500 abitanti: lo sfruttamento idroelettrico era infatti appena iniziato in Europa ed era una novità assoluta in Canton Ticino. Il 6 settembre il Municipio apre una pubblica sottoscrizione di abbonamenti per l’illuminazione privata, della durata di 3 anni.
Nel 1891 viene istituita l’Azienda elettrica comunale e il 1. febbraio viene inaugurata la prima illuminazione elettrica della città e nel contempo entra in funzione la prima centrale idroelettrica di Gorduno con due gruppi da 200 HP che sfrutta le acque della Valle di Gorduno; è il primo esempio di azienda municipalizzata.
Il 1. maggio 1892 gli abbonati erano 135 con 891 lampade che davano un introito annuo di CHF 9'963.50.

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1900-1908

 
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Alla fine del 19esimo secolo, con l’aumento della richiesta di energia elettrica, s’inoltra al Consiglio di Stato la domanda di concessione delle acque della Morobbia, che viene accordata il 13 gennaio per una durata di 40 anni. Il 18 novembre l’Assemblea Comunale approva il progetto per la costruzione del nuovo impianto idroelettrico nonché il preventivo di CHF 940'000.-.

Il 1. gennaio 1903 entra in esercizio la centrale della Morobbia, con tre gruppi di turbina Pelton di 700 HP ognuno e dal 15 gennaio inizia a produrre regolarmente energia. Il 17 dicembre 1905 vi è l’accordo per l’illuminazione di Giubiasco, con cui si firmerà poi, nel 1935, la convenzione per la fornitura di corrente elettrica.
Il 1. gennaio 1906 si risolve la realizzazione della linea “destinata al servizio del centro dell’abitato di Arbedo”. In questi anni anche Ravecchia, Daro e Carasso vengono raggiunti dalla linea elettrica.
Nel 1908, presso la centrale della Morobbia viene installato un quarto gruppo a turbina Pelton da 700 HP.

 
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1912-1918

 
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Nel 1912 Camorino e Cadenazzo vengono collegati alla rete dell’Azienda Elettrica Comunale, nel 1914 l’elettricità arriva nella frazione di Artore e due anni dopo, nel 1916, a Contone e Gorduno.

Il 24 maggio 1918 il Municipio approva la costruzione al Piano dei Cavalli di un serbatoio di accumulazione per l’impianto della Morobbia, per una spesa di CHF 208'000.-. Alla Centrale della Morobbia viene installato un quinto gruppo della potenza di 1250 kVA raggiungendo una potenza installata di 3000 kW.

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1921-1929

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La Valle Morobbia, Lumino, S.Antonino, Paudo, Gnosca e Robasacco hanno finalmente l’elettricità.
Nel 1929 il Comune di Sementina cede a quello di Bellinzona per 28'000 franchi il proprio impianto elettrico (forza e luce) situato in territorio di Monte Carasso e Sementina.

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1935-1941

 
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Si costruisce la seconda condotta forzata della Centrale. Nel 1938 l’Azienda Elettrica è pioniera introducendo la tariffa unica per le forniture d’energia elettrica, energia non più differenziata per categoria d’utenti.
Dopo 36 anni di servizio, nel 1939, vengono sostituiti altri due gruppi da 700 HP con uno da 2500 kVA e la potenza della Centrale sale così a 6450 kVA.
Nel 1941 si svolgono i festeggiamenti per il 50° della luce elettrica in città. Il discorso dell’allora sindaco Pierino Tatti rievoca in particolare la figura dell’ing. Fulgenzio Bonzanigo, persona molto importante che ha segnato lo sviluppo dell’Azienda Elettrica.

 
 
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1949-1951

 
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Viene rifatto un chilometro di galleria, che, a causa di una frana, viene parzialmente distrutta nel 1949. Nel contempo i muri perimetrali del bacino di compenso vengono alzati di due metri, la possibilità di accumulazione passa così da 12'000 metri cubi a 20'000 metri cubi.
Nel 1951 inizia la costruzione della sottostazione di Bellinzona, sul terreno acquistato dal Patriziato di Carasso a 6 franchi il m2.

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1953-1957

 
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Il 10 marzo, dopo 11 anni di attesa, la concessione per lo sfruttamento della Morobbia viene rinnovata per una durata di altri 40 anni. Nel 1955 ultimo potenziamento del vecchio impianto della Morobbia, con la sostituzione dei due più anziani gruppi, in servizio da 47 e rispettivamente da 37 anni, con un gruppo da 5000 kVA. Questo cambiamento permette di ottenere la produzione di una potenza massima di 7400 kW.
Alla fine degli anni cinquanta, il 40% dell’energia necessaria all’approvvigionamento della rete dell’Azienda Elettrica Comunale di Bellinzona viene acquistata; la Morobbia non è più sufficiente a soddisfare i bisogni della crescente popolazione. Si studiano quindi altre soluzioni e il progetto più interessante risulta essere quello denominato “Grande Morobbia”, che oltre alla captazione della Morobbia e della Valmaggina a quota 900 metri, prevede la derivazione di due sorgenti del Vedeggio e del torrente della Valle d’Arbedo.

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1964-1967

 
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Nel 1964 si iniziano a posare i cavi della rete a media tensione in strutture sotterranee.
Nel 1966 la “vecchia Morobbia” inizia a sentire il peso dei suoi anni. Gli studi fatti suggeriscono di preferire il progetto di rinnovamento e di potenziamento dell’attuale impianto. Questa decisione è stata approvata dal Municipio, così nel 1967 iniziano i lavori. Il costo previsto è di 15 milioni di franchi.

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1970-1976

 
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14 febbraio 1970 viene definitivamente messo fuori esercizio il vecchio gruppo della centrale e il 22 marzo viene inaugurato l’impianto della “maggiorata Morobbia”, che comprende una diga ad arco alta 39 metri, con una corona di 99 m e uno spessore da 1,70 a 5,10 m. La valle viene così sbarrata sotto Carmena, mentre una galleria sotto pressione di 2’920 metri e una condotta forzata di 940 metri ne ridisegnano il paesaggio. Anche la centrale di Giubiasco viene completamente rimodernata, con un nuovo gruppo da 12’500 kVA, e il 24 aprile l’impianto entra ufficialmente in funzione.
Nel 1973 vengono messe in esercizio le sottostazioni di Castione e Cadenazzo, che affiancano le due finora esistenti, Bellinzona e Giubiasco.
In primavera del 1976, su un’area di 8'000 m2 già parzialmente occupata dalla vecchia sottostazione, viene inaugurato il nuovo centro AECB di Giubiasco-Rovedaro, che accoglie in particolare il centro comando, gli uffici per la sezione tecnica e i magazzini.

 
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1990

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Il 7 marzo viene inaugurata la nuova sottostazione di Bellinzona, costruita a poca distanza dal punto in cui vi era la vecchia sottostazione.

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1991

 
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Dal 1 gennaio  l’Azienda Acqua Potabile e l’Azienda Elettrica Comunale Bellinzona si uniscono sotto il nome di Aziende Municipalizzate Bellinzona, in modo da ottimizzare alcuni costi di gestione. Questo è anche l’anno in cui si festeggiano i 100 anni di luce elettrica a Bellinzona.

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2001-2008

 
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Nel mese di aprile gli esperti del TÜV (Ente di certificazione di origine tedesca) certificano che le AMB producono energia proveniente al 100% dalla forza idraulica.

Il 15 dicembre si inaugura il nuovo InfoCentro AMB in Piazza Magoria a Bellinzona, una struttura volta a migliorare il contatto e la disponibilità con la clientela, far conoscere i propri servizi ed offrire una consulenza professionale nei campi più disparati.

Viene messo in funzione il nuovo sistema di telegestione dei contatori dei clienti industriali. Sempre nello stesso anno le AMB, quale prima azienda elettrica in Ticino, introducono il metodo di pagamento elettronico delle fatture, e vengono introdotti tre tipi di prodotti di energia elettrica. Il cliente, per la prima volta in questo settore, può decidere che tipo di elettricità vuole acquistare a dipendenza della sua propensione al rispetto dell’ambiente. I tre prodotti: «energia bianca» - senza garanzia d’origine, «energia blu» - prodotta al 100% da impianti idroelettrici, e «energia verde» - prodotta per l’80% da impianti idroelettrici e 20% da nuove energie rinnovabili.

 
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2009-2010

 
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Il 1. gennaio è corrisposto con l’avvio della liberalizzazione del mercato elettrico per i clienti con un consumo superiore ai 100'000 kWh/anno.

Vengono inaugurati i nuovi impianti fotovoltaici delle Scuole medie 2 e della Casa Anziani 1 a Bellinzona.

Il 13 giugno viene inaugurato il nuovo sentiero didattico «La via dell’acqua» che mostra in concreto come l’acqua diventa energia elettrica.

Viene creato il Servizio di Consulenza Energetica (SCE), il cui scopo è quello di ottimizzare i consumi energetici e di promuovere lo sviluppo di energie rinnovabili. Uno degli obiettivi principali è quello dell’ottenimento del marchio «Città dell’energia» per la regione di Bellinzona.

 
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2011-2012

 
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A febbraio viene posato un secondo generatore di corrente alla sottostazione di Bellinzona, con una potenza di 25 mVA.
Nel mese di maggio il Servizio di consulenza energetica (SCE) lancia il progetto per incentivare la mobilità sostenibile con un contributo all’acquisto di biciclette elettriche.

Viene lanciato il nuovo prodotto di energia rinnovabile a livello cantonale denominato «tìacqua». Il nuovo prodotto, tutto ticinese, sostituisce il prodotto «energia blu».

Vengono messi in funzione due nuovi impianti fotovoltaici, quello della nuova palestra di Gorduno e quello della nuova sede della Fondazione Madonna di Re di Bellinzona.
Ad ottobre viene lanciato il progetto «Sole per tutti» per promuovere l’accesso all’energia solare ad inquilini e proprietari.
Sempre in questo anno, nel mese di settembre, il Comune di Bellinzona ottiene il prestigioso label «Città dell’energia».

Viene esteso il sistema di telegestione dei contatori alle economie domestiche con la sostituzione di oltre 3'000 contatori per la lettura a distanza.

 
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2013

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A partire dal 2013 le AMB offrono ai propri clienti domestici solo energia certificata rinnovabile proveniente da impianti idroelettrici ticinesi con il prestigioso marchio «tìacqua». Nella fornitura di energia bianca viene esclusa l’energia nucleare e carbone, anticipando la politica energetica 2050.

Il 4 maggio viene inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico realizzato sul tetto della Debrunner di Giubiasco, con 7'000 m2 è il più grande del Ticino e con una produzione annua di 520'000 kWp copre il fabbisogno di circa 200 economie domestiche.

A dicembre il WWF assegna alle AMB, e al Comune di Bellinzona, il prestigioso riconoscimento per la decisione di uscire dal nucleare, per l’innovativo progetto «Sole per tutti» e per la partecipazione al progetto federale «Regione dell’energia».
Nel contesto della promozione delle energie rinnovabili, le AMB lanciano un nuovo progetto pilota per la sostituzione di vecchie armature inefficienti con nuovi corpi illuminanti a LED, dotati dell’innovativo sistema di telecontrollo.

 
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2014

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Con quasi 67 milioni di kilowattore, il 2014 risulta il miglior anno in assoluto di produzione della Centrale della Morobbia (+63.1% rispetto al 2013).

Prosegue l’installazione di contatori domestici provvisti di telelettura, raggiungendo quota 17'000.

Realizzato con l’Azienda Elettrica Ticinese (AET), e inaugurato ad ottobre, il più grande impianto fotovoltaico del Ticino sul tetto dello stabile del Centro Logistico di LGI (Gucci) di S. Antonino di ben 1'440 KW di potenza.

Sempre ad ottobre, vengono lanciati nuovi prodotti ecologici di origine ticinese: «tìacqua», «tìnatura» e «tìsole» e sostituiti ai precedenti.

 
 
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2015

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Sì è concluso con soddisfazione il progetto pilota per l’uso di armature a LED ad alta efficienza e dotate di un sistema di telecontrollo a distanza. In diverse zone della Città (Carasso, Galbisio, Saleggi, Cimitero, Stadio e Ospedale) sono stati installati circa 600 punti luce.

Nasce il prodotto «Sole per tutti Business», stesso principio del prodotto base ma rivolto ai bisogni di piccole, medie e grandi imprese.

Prosegue a grandi passi l’installazione dei contatori domestici provvisti di telelettura raggiungendo quasi 19'000 contatori, quasi il 60% di tutto il parco contatori.

A settembre Bellinzona viene ricertificata quale «Città dell’energia», dopo 4 anni dalla prima certificazione, ha riconfermato l’impegno in ambito energetico.

 
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2016

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Illuminazione pubblica: sostituiti 900 punti luce con dispositivi LED intelligenti.

Rilancio del prodotto «Sole per tutti» con l’introduzione di sconti per l’acquisto di più quote e una maggiore flessibilità a livello di durata contrattuale.

18 settembre viene inaugurato l’impianto fotovoltaico sul tetto della rinnovata scuola elementare di Camorino e il 29 settembre viene inaugurato anche l’impianto costruito sul tetto delle scuole elementari di Claro, in grado di soddisfare il fabbisogno di energia dell’istituto e del vicino asilo.

 
 
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2017

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Dal 1. gennaio cessione della rete di distribuzione elettrica di Contone alla Società Elettrica Sopracenerina (SES).

1. aprile, dopo 15 anni, l’Infocentro AMB sposta la sede da Piazza Buffi a Piazza del Sole. La nuova sede, oltre al maggior spazio, permette di dare ad AMB una notevole visibilità e rinforzare il proprio messaggio di Azienda Multiservizi.

 
 
 
 

Nel mese di giugno, lo sviluppo della mobilità elettrica porta alla nascita, in collaborazione con altre aziende di distribuzione ticinesi, del prodotto denominato «emotì», con lo scopo di offrire un pacchetto completo di soluzioni di ricarica per veicoli elettrici.

Il 25 settembre si tiene la Conferenza Stampa per la trasformazione delle AMB in ente autonomo di diritto pubblico. L’obiettivo è quello di creare un’Azienda innovativa nella gestione dei servizi pubblici, in grado di affrontare, come sinora, la concorrenza sui mercati dell'energia elettrica, delle telecomunicazioni e di altri futuri servizi.
Il 16 ottobre viene approvata la costituzione della nuova Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB).

Il 17 ottobre viene consegnata la nuova auto di Direzione, Opel Ampera-e. Fautrici della mobilità sostenibile, sostituiscono l’attuale auto con un modello elettrico di ultimissima generazione.

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2018

Le Aziende Municipalizzate Bellinzona si trasformano in ente autonomo di diritto comunale denominato Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB).
Da gennaio, in seguito all’aggregazione, gli utenti elettrici degli ex Comuni di Claro, Gudo, Moleno e Preonzo passano da SES a AMB. I nuovi utenti si aggiungono agli attuali raggiungendo un totale di 37'000 clienti.
Il 18 gennaio viene inaugurato l’impianto fotovoltaico realizzato sul tetto dell’Istituto Von Mentlen di Bellinzona con la quale si è trovata una forma di collaborazione con la Direzione dell’istituto, che oltre ai benefici energetici e ambientali, permette ai clienti che acquistano le quote del prodotto «Sole per tutti» di sostenere la fondazione.

Nel mese di marzo viene installata a Cadenazzo, presso la Fela Ticino SA, la prima stazione di ricarica ultrarapida (supercharger) in grado di ricaricare in breve tempo (ca. 20 minuti) fino a due veicoli contemporaneamente. A dicembre viene installata la seconda stazione di ricarica presso la stazione di servizio Eni a Bellinzona Nord.